Goccia Napoli e Goccia Caiazzo: L'alimentazione sostenibile
Si terrà il 14 aprile 2018 alleore 9.00 presso l'Istituo Comprensivo A.S. Mazzocchi in via Avezzana a Santa Maria Capua Vetere la proposta formativa sul progetto:
“ALIMENTAZIONE SOSTENIBILE”
Il referente dell’attuale progetto è il prof. Dario Siniscalco, vice-presidente di Gocce di Fraternità, dott. chimico dell’Università della Campania sita in via S. Maria di Costantinopoli a Napoli, del Dipartimento Medicina Sperimentale.
L’obiettivo primario del presente progetto consiste nel fornire ai ragazzi gli strumenti necessari per una alimentazione sana e sostenibile.
Obiettivi specifici
- Introduzione ai cambiamenti del pianeta.
- Incidenza della produzione e consumo di cibo sui cambiamenti del clima.
- Definizione di sostenibilità alimentare e descrizione degli stili alimentari che presentano un basso impatto ambientale e che garantiscono sicurezza alimentare e vita sana alle generazioni presenti e future.
Contenuti
- L’alimentazione sostenibile con consumo di cibo nutrizionalmente sano, con una bassa impronta in termini di uso di suolo e di risorse idriche impiegate, con basse emissioni di carbonio e azoto, attento alla conservazione della biodiversità e degli ecosistemi, ricco di cibi locali e tradizionali, equo e accessibile per tutti.
- La dieta sostenibile che rispetta la biodiversità e gli ecosistemi, adeguata dal punto di vista nutrizionale e usa in modo efficiente le risorse naturali e umane.
- La dieta mediterranea come modello di dieta sostenibile per l’ambiente e la salute, ricca in biodiversità e nutrizionalmente sana.
- Cicli sostenibili per la produzione di Nutraceutici, sostanze estratte dagli alimenti che riescono a svolgere una funzione benefica sulla salute, sia per quanto riguarda la prevenzione che a fini terapeutici.
- Sintetizzazione di nutraceutici.
Dettagli del progetto
Tra le varie attività che contribuiscono ai cambiamenti del pianeta, grande responsabilità è da attribuire anche a come l'uomo produce e consuma il cibo. Per questo è possibile parlare, oggi, anche di sostenibilità alimentare. La FAO ha cercato di dare una definizione di sostenibilità alimentare indicando come sostenibili tutti quegli stili alimentari che presentano un basso impatto ambientale e che garantiscono sicurezza alimentare e vita sana alle generazioni presenti e future. Per quest’anno l’ obiettivo primario di gocce di fraternità è divulgare nelle scuole il significato di sostenibilità alimentare, per salvaguardare le generazioni presenti e future.
In particolare il progetto prevede di fornire, ai ragazzi, gli strumenti necessari per una alimentazione sana e sostenibile. Tutto ciò può essere effettuato grazie a delle lezioni frontali che inseguito, potranno svilupparsi in veri e propri laboratori creativi incentrati sulla sostenibilità alimentare.
Il progetto prevede una lezione frontale o tre lezioni frontali in cui si svilupperanno i seguenti punti:
Alimentazione Sostenibile
Un’alimentazione sostenibile prevede il consumo di cibo nutrizionalmente sano, con una bassa impronta in termini di uso di suolo e di risorse idriche impiegate, con basse emissioni di carbonio e azoto, attento alla conservazione della biodiversità e degli ecosistemi, ricco di cibi locali e tradizionali, equo e accessibile per tutti. A dispetto, infatti, dei notevoli avanzamenti dell’agricoltura negli ultimi trent’anni, appare evidente come gli attuali sistemi alimentari continuino ad essere insostenibili. Se da un lato, infatti, al mondo vi è ancora 1 miliardo di persone che soffre la fame, molte di più sono le persone in sovrappeso o obese, per un totale di oltre due miliardi di persone complessivamente mal-nutrite. I sistemi di produzione e consumo alimentare attuali dovranno, quindi, subire delle radicali trasformazioni, puntando sull’incremento di domanda e offerta di alimenti salubri, rispettosi dell’ambiente, poco elaborati dal punto di vista industriale e coltivati nelle zone di provenienza tradizionale, nel rispetto della biodiversità e delle risorse disponibili. La nozione di “dieta sostenibile” sarebbe suonata paradossale solo 300 anni fa, quando si otteneva la maggior parte degli alimenti dai propri ecosistemi e le conoscenze e le pratiche agricole assicuravano la conservazione e l’utilizzo sostenibile della biodiversità sia selvatica sia agricola.
L’agricoltura e le diete sono cambiate drasticamente negli ultimi decenni, al punto che ora il concetto di “dieta sostenibile” sembra una novità. Nei primi anni Ottanta, con “dieta sostenibile” si intendevano raccomandazioni alimentari per rendere l’ambiente e le persone più sani. Successivamente, l’agricoltura moderna e la globalizzazione hanno diminuito l’attenzione verso la sostenibilità a favore dell’intensificazione e dell’industrializzazione dei sistemi agricoli.
Ne è risultato un aumento vertiginoso della produzione globalizzata di alimenti, senza tuttavia portare miglioramenti a livello globale in campo nutrizionale. Il risultato sconcertante di oggi è che il numero di persone denutrite è arrivato a oltre un miliardo e al contempo l’obesità, e i disturbi cronici ad essa associati, hanno raggiunto cifre analoghe. Se si associano questi dati all’allarmante rapidità con cui gli ecosistemi si stanno deteriorando e la biodiversità si sta perdendo, un riesame delle diete risulta imprescindibile.
Che cos’e’ una DIETA SOSTENIBILE?
Sono sostenibili quelle diete che hanno un basso impatto ambientale, che contribuiscono alla sicurezza alimentare e ad uno stile di vita sano per le generazioni attuali e future.
Una dieta sostenibile rispetta la biodiversità e gli ecosistemi, è adeguata dal punto di vista nutrizionale e usa in modo efficiente le risorse naturali e umane. I suoi tanti benefici sono legati alla composizione dei suoi alimenti caratteristici, prevalentemente di origine vegetale (frutta, verdura, legumi e cereali), e al loro consumo diversificato e bilanciato.
Una dieta sostenibile non genera effetti negativi a lungo termine sulla salute, sull’ambiente, sulla società e sull’economia.
DIETA MEDITERRANEA COME MODELLO DI DIETA SOSTENIBILE
La dieta mediterranea è un modello di dieta sostenibile, anzi è uno dei modelli alimentari più sostenibili per l’ambiente e la salute, come confermano numerose evidenze scientifiche. La dieta mediterranea è ricca in biodiversità ed è nutrizionalmente sana. È riconosciuta come uno dei sistemi dietetici più sani, per la varietà del proprio patrimonio culturale, la sua biodiversità e il valore di benessere nutrizionale ad essa associato. Il concetto di “dieta mediterranea” va peraltro oltre la sua valenza di “dieta” e si configura come un sistema culturale sostenibile. Il modo in cui ci si alimenta è, infatti, legato alla cultura di un popolo: ai suoi usi e costumi, alla sua storia ed economia. Come ci si alimenta riflette inoltre la disponibilità locale di prodotti e pratiche che si tramandano tra generazioni, con ovviamente alcune modifiche nel tempo dettate dai cambiamenti nel gusto, ma soprattutto alle vicissitudini storiche e culturali del paese. Il sistema dietetico mediterraneo tradizionale è ricco di alimenti vegetali (cereali, frutta, verdura, legumi, nocciole, semi e olive) e di olio d’oliva come principale fonte di grassi aggiunti, prevede un’assunzione elevata o moderata di pesce e molluschi, un consumo moderato o basso di uova, pollame e latticini (formaggio e yogurt), un consumo ridotto di carne rossa e grassi saturi e un’assunzione moderata di alcool, principalmente sottoforma di vino, durante i pasti.. La dieta mediterranea è stata divulgata nel 1995 attraverso la famosa rappresentazione a struttura piramidale che mette in evidenza graficamente quali cibi vadano consumati quotidianamente, settimanalmente o con minore frequenza. La peculiarità del modello non è solo la lista di cibi ma anche la loro sostenibilità: per lo più prodotti freschi locali e di stagione, preparati secondo ricette tradizionali inclusi le modalità e il contesto in cui in cui si consumano.
LA DIETA MEDITERRANEA E LA BIODIVERSITA’
La biodiversità è uno dei tre pilastri che sostengono la piramide della dieta mediterranea, assieme alla diversità socio-culturale ed economica. La forte perdita di biodiversità che si osserva oggi sta minando anche la dieta mediterranea. Infatti la biodiversità assicura alimenti variegati, buoni per il palato e validi sotto il profilo nutrizionale, assicura sistemi produttivi resilienti (si pensi al cambiamento climatico) e resistenti a malattie ed insetti. Le diete poco varie sono strettamente connesse con l'aumento di malattie non trasmissibili come il diabete e le affezioni cardiovascolari. Le diete sostenibili oltre a conservare la biodiversità, consentono un consumo di cibo con una minore impronta ambientale in termini di uso di risorse idriche ed emissioni di CO2, aiutano a preservare cibi locali e tradizionali, con le loro numerose varietà, importanti anche dal punto di vista nutritivo.
Cicli sostenibili per la produzione di Nutraceutici
I nutraceutici sono sostanze estratte dagli alimenti che riescono a svolgere una funzione benefica sulla salute, sia per quanto riguarda la prevenzione che a fini terapeutici. Oggi i nutraceutici sono una realtà medico-scientifica in costante espansione sia per quanto riguarda il numero e l’accuratezza degli studi scientifici che per la diffusione di prodotti specifici.
Ma come si sintetizza un nutraceutico?
L’ industria di trasformazione puo estrarre tali sostanze da materiale di primo utilizzo in cui ha una resa del 10-40%, e il resto è materia di scarto (buccia, semi, foglie, acqua, polpa) che spesso ha un “valore nutritivo” maggiore, rispetto al prodotto trasformato principale. È possibile creare cicli sostenibili per la produzione di nutraucetici valorizzano il materiale di scarto re-inserendolo nel ciclo produttivo ed estraendo le sostanze tanto preziose, incrementando, quindi, la sostenibilità di queste produzioni e abbattendo il costo dovuto allo smaltimento.
Se il progetto venisse adottato dalle scuole attraverso la conoscenza, la consapevolezza e la capacità di azioni responsabili condurrebbe le nuove generazioni verso una educazione e sostenibilità alimentare e quindi verso a un cambiamento positivo per il pianeta e loro stessi.
Di seguito le foto dell'evento con i protagonisti:
Il prof. Dario Siniscalco, vice-presidente di Gocce di Fraternità, dott. chimico dell’Università della Campania sita in via S. Maria di Costantinopoli a Napoli, del Dipartimento Medicina Sperimentale.
Mariana Cascone, biologa nutrizionista
Il gruuppo degli organizzatori
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